In fondo al cuor. Tracce di vita di Igea Marina

Passano gli anni, la grande pineta, le dune, i viali ombreggiati, oggi possiamo solo immaginarli, per molti non sono neanche più un ricordo, ma lungo il litorale adriatico, dal Ghetto dei Pirati fino a Bordonchio, fino a Bellaria, si sente, quasi senza confini, Igea; di qua e di là, si schiude al mare. Non si riconoscerà mai in un paesaggio-cartolina, Igea Marina è una partitura complessa, un cinema naturale del quotidiano. Nel segno della lucidità e della precisione, ma anche dell'evocazione e della suggestione, calandosi nel reale - piccole scene, più accarezzate che filmate, nel perpetuo presente dell'accadere - attraverso una narrazione limpida, scandita da accordi di immagini, parole e musica, lo sguardo eidetico e autentico di Alessio Fattori rimescola miti e suoni, confonde facce e scorci, ingarbuglia istantanee e stagioni, riesce a catturare l'anima nascosta, lo stupore di un luogo unico, l'orgoglio vero e spontaneo di una comunità che nel tempo ha saputo ritrovarsi, riconoscere il valore e il senso di una appartenenza. Non una città, dunque, né paese, Igea Marina è un cinema naturale, imprevedibile come i sogni.

Simone Bruscia