Parole fra la gente. Percezioni dell'identità cittadina a Bellaria Igea Marina, nell'anno del Cinquantenario (1956-2006)

Qual è l'identità di una comunità? Non è facile rispondere. Ci prova Alessio Fattori con il suo documentario "Parole fra la gente", realizzato in questo 2006 per volontà del Comune di Bellaria Igea Marina che celebra il cinquantenario della sua nascita. Alessio lavora con le persone e con le loro narrazioni, messe assieme e accostate come tante tessere dello stesso mosaico, per restituirci l'immagine di una comunità multiforme, vivace ed attiva. E il mosaico è fatto di mestieri e di figure mitiche: dall'antico lavoro delle pescivendole, mogli pronte a sacrifici non inferiori a quelli dei mariti pescatori, alla nascita della Bellaria Igea Marina meta di vacanza cui fa da contraltare la vita quasi monastica dell'albergatore. Dall'azdòra bellariese che rivela la "vera" ricetta della piadina, la pietanza mito della gastronomia romagnola, al bagnino di salvataggio, un altro protagonista "mitico" che, raccontando se stesso, racconta in fondo un atteggiamento verso la vita fatto d'intraprendenza e curiosità. La stessa intraprendenza e curiosità che si ritrova lungo tutto il film: nelle parole di chi ricorda la vita notturna della città e in quelle di chi, da artista, prova a fissarla in un'immagine o in un verso. O quella che anima Alessio Fattori che, con il suo sguardo volutamente mobile e che non si sofferma più del necessario sui personaggi, scorre i volti e le figure alla ricerca di una risposta alla domanda iniziale. E lo fa con un colore, quello un po' malinconico dell'autunno, che , lontano dalle luci e i suoni dell'estate (quando, per dirla con le parole di Mario Arlotti, uno dei testimoni del documentario, " si dà tutto e anche di più"), risulta forse il colore più adatto a toccare le corde profonde e autentiche dei membri della comunità di Bellaria Igea Marina. Antonio Tolo