Cugulli sulla spiaggia di Bellaria
Esemplare originale
Luogo e data della ripresa
Luogo
Bellaria - Bellaria Igea Marina (RN)
Fondo
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea Marina
Acquisizione
Menghi, Gilberto
Notizie storico - critiche
Il cugullo viene posto vicino alla riva ed è utilizzato principalmente per la cattura dell'anguilla. È costituito da un braccio che ostruisce il passaggio del pesce e lo costringe a dirigersi verso il sacco, all'interno del quale un sistema di inganni ne impedisce la fuoriuscita. Fino agli anni '50, squadre di cugullanti bellariesi si recavano nei mesi autunnali alla foci del Reno e del Po per pescare le anguille che uscivano fuori dai fiumi e dalle valli. In queste occasioni, i marinai rimanevano lontano da casa per un paio di mesi circa e si riparavano in capanne che si costruivano con la "brujoina", un tipo di canna che cresce sulle dune. L'alimentazione dei marinai era costituita quasi esclusivamente dal pesce matto che entrava nella rete e che non poteva essere venduto, per la lontananza dai marcanti ittici. Le anguille invece venivano conservate in vita nelle marotte e vendute nel periodo natalizio.
Bascucci D., Buda C., Bugli T., Garavini M.C., Giorgetti R., Gori G. (a cura di), "Purazi... doni! I mangiari nei racconti della gente di mare”. Rimini, Panozzo, 1995.Mario Foschi, L’occhio del gabbiano. Nascita, sviluppo, declino di una grande marineria, Santarcangelo di Romagna, FARA, 1998