Fasi di pesca sul motopeschereccio "Serenella"
Il motopeschereccio "Serenella", durante le fasi di pesca, viene affiancato dal motopeschereccio "Dominiòn", anno 1975. I due motopescherecci erano probabilmente ambedue ormeggiati nel porto di Rimini e pescavano a coppia. Riproduzione di una fotografia della coll. privata Sauro Gori
Luogo e data della ripresa
Luogo
Bellaria - Bellaria Igea Marina (RN)
Fondo
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea Marina
Tecnica
gelatina a sviluppo
Notizie storico - critiche
«"A Còcia". Due barche di portata quasi uguale, "lia e la su cumpagna", due equipaggi amici. La rete questa volta è fatta a imbuto, con due grandi ali ad ampliarlo sul fondo, tenute aperte all'estremità da due bastoncelli; le mazzette col piombo ed i sugheri, colla bocca grande, molto più bella da vedere, enorme. Un gesto delle mani e ci si avvicina. La barca sopravento cala la rete, la barca sottovento va a prendere il libàno quando la rete è in acqua. Tirano entrambe e, nel momento in cui si avvicinano per prendersi le cime, si vede quanto siano grandi quelle barche. Al momento di salpare, un altro gesto della mano. Da bordo di una barca si salpa la rete tirando con le mani. L'altro capo viene tirato dalla compagna dopo che quest'ultima ha portato a bordo della prima il cavo, che viene passato su un mancolo. Alla fine, dalla barca che ricupera la rete, viene fatto un gesto e la barca che tirava molla la resta. Le parti si faranno in porto» (da Dino Brizzi, "Quando si navigava coi trabaccoli", Rimini, Panozzo, 1999, pp. 63-64)
Bascucci D., Buda C., Bugli T., Garavini M.C., Giorgetti R., Gori G. (a cura di), "Purazi... doni! I mangiari nei racconti della gente di mare”. Rimini, Panozzo, 1995.Mario Foschi, L’occhio del gabbiano. Nascita, sviluppo, declino di una grande marineria, Santarcangelo di Romagna, FARA, 1998