Mario Foschi intervista Renzo De Biase
Audio-intervista
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale
Celebrazioni del 50° anniversario della Liberazione
Attività di ricerca e documentazione Raccolta delle testimonianze dai reduci dai fronti di guerra e dalla popolazione civile relative al periodo 1943-1946 a cura di Mario Foschi.
Corpus di n. 26 interviste realizzate da Mario Foschi nel 1994 a Bellaria Igea Marina in preparazione delle pubblicazioni:
- Foschi M., "Tin Bota... '... le rondini tornano al nido'. I giorni della guerra". Rimini, La Stamperia, 1995.
- Foschi M., "Torneremo a riveder le stelle... Tin bota. Testimonianze dei sopravvissuti". Rimini, La Stamperia, 1995.
Classe 1925, Renzo De Biase è un bellariese di adozione: fin dalla prima infanzia frequenta Bellaria in occasione delle vacanze estive, ospite della famiglia Missiroli insieme ai genitori e al fratello.
Nel 1943 i De Biase, residenti a Bologna, rinunciano alle ferie estive a causa dello stato di guerra. Il 25 luglio però devono abbandonare la loro casa, danneggiata da un pesante bombardamento, e trasferirsi a Bellaria presso la famiglia Gori, in via Tevere.
Dopo gli eventi dell’8 settembre, Renzo trova occupazione come caposquadra-interprete presso l’impresa tedesca Todt, impegnata nella costruzione di fortificazioni militari sul litorale riminese. Grazie a questo incarico riceve l’esonero dal servizio di leva nell’esercito della neonata R.S.I.
Il 20 maggio 1944 i De Biase si trasferiscono da via Tevere in una casa alla Cagnona, in prossimità di via Italia, dove vivono in modo diretto e violento gli eventi bellici e post-bellici, compresa la durissima occupazione greca (settembre-ottobre 1944).
Renzo si trattiene a Bellaria fino all’ottobre 1946; in questa occasione conosce anche la sua futura moglie, Nella. Tornerà ogni anno a Bellaria con la famiglia durante le vacanze estive, acquistando una casa in viale Panzini.
Informatori
De Biase, Renzo
Data del rilevamento
1994/08/16
Luogo del rilevamento
Bellaria, viale Panzini 56