Mario Foschi intervista Tolmino Masacci

Audio-intervista

Laboratorio di documentazione e ricerca sociale 
Celebrazioni del 50° anniversario della Liberazione 
Attività di ricerca e documentazione Raccolta delle testimonianze dai reduci dai fronti di guerra e dalla popolazione civile relative al periodo 1943-1946 a cura di Mario Foschi. 
Corpus di n. 26 interviste realizzate da Mario Foschi nel 1994 a Bellaria Igea Marina in preparazione delle pubblicazioni: 
- Foschi M., "Tin Bota... '... le rondini tornano al nido'. I giorni della guerra". Rimini, La Stamperia, 1995. 
- Foschi M., "Torneremo a riveder le stelle... Tin bota. Testimonianze dei sopravvissuti". Rimini, La Stamperia, 1995. 

Classe 1915, Tolmino Masacci si diploma geometra. 
Nel 1938 è chiamato al servizio di leva e a Pesaro frequenta il corso Allievi Ufficiali. Nominato sottotenente di artiglieria, ottiene il comando di una batteria a Zara (Dalmazia). 
Nel luglio 1939 è posto in congedo temporaneo.
Richiamato alle armi nel novembre dello stesso anno, è assegnato al 6° Regg. di Artiglieria di Corpo d’armata con sede a Modena, 6° Rep. Specialisti di fonotelemetria, reparto con il quale, tra aprile e dicembre 1941, partecipa all’occupazione della Jugoslavia da parte delle forze dell’Asse. 
All’inizio del 1942 rientra in Italia, con tappe di addestramento a Piacenza e Rimini. 
Nel novembre 1942 viene inquadrato nella Div. “Legnano”, inviata a presidiare la zona costiera tra Cannes e St. Tropez in previsione di eventuali sbarchi alleati; in particolare, è aggregato ad una batteria antisommergibili ed antisbarco (513ª?), sistemata presso le isole di Santa Margherita e Sant’Onorato. 
Dal luglio al settembre 1943 ne assume il comando. In seguito agli eventi dell’8 settembre, si consegna prigioniero ai Tedeschi insieme al suo reparto ma riesce a fuggire e a rientrare a Bellaria. 
Richiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana, riesce ad ottenere una licenza illimitata e un incarico presso la Todt, impresa tedesca che sta effettuando lavori di difesa antisbarco sulla spiaggia di Rimini. 
Nel dicembre 1943, a causa dei pesanti bombardamenti su Rimini, fugge con la famiglia a Cavazzona (Castelfranco Emilia, MO), poi a Monteveglio (BO) e nel febbraio 1945 trova riparo a Bologna fino alla liberazione. 
 

Dati di rilevamento
Informatori
Masacci, Tolmino
Rilevatori
Foschi, Mario
Data del rilevamento
1994/02/12
Luogo del rilevamento
Bellaria, via Leonardo Da Vinci
Dati analitici
Lingua
ITA
Dati patrimoniali
Inventario
217 - BELLA059
Bibliografia