In un breve racconto Nullo Grossi, che faceva parte della squadra dei carpentieri che costruì il peschereccio "Giovanni Clelia", riesce a darci il senso di una tragedia che dal 21 dicembre 1949 appartiene, con tutti i suoi risvolti, alla memoria storica di Bellaria Igea Marina. Parole scarne ma incisive nella ricostruzione dei momenti che fecero seguito all'esplosione, alla raccolta nel mare dei resti dei giovani marinai, tutti sposati con figli. Solo due ebbero a salvarsi: il più giovane e il più vecchio dell'equipaggio, deceduto ormai da tempo.
Il racconto è stato selezionato fra quelli fuori concorso, poiché ritenuto valido per la costituzione di un archivio dei vissuti del mare, nel contesto della prima edizione del Premio Europeo "MER" Dire il mare, dire le genti (1993) e pubblicato nell'omonima antologia di racconti a cura dell'Editrice La Mandragora, Imola 1994