Antonio Nadiani raconta nei primi due capitoli del libro Memorie di un inetto della residenza estiva presso Bellaria della famiglia. Nel primo capitolo La casa nuova si racconta della prima abitazione avuta dai Nadiani, che l'autore ricorda come una struttura solare ed accogliente per l'intera famiglia. Nel capitolo successivo, La casa nuova, viene invece ricordata con aggettivi opposti la casa costruita in seguito, a soli cento metri di distanza sullo stesso terreno. La nuova villa viene ricordata come "...fredda, inospitale, indifferente ed insulsa ..." voluta dai genitori di Nadiani e dallo zio Giuseppe alla nascita dello stesso autore per poter avere spazi maggiori per la famiglia.