Barche bellariesi attraccate alla banchina di sinistra del porto di Bellaria

Queste barche sono attrezzate per la pesca a strascico con rete tartana e sono attraccate "par l'ai" (l'una affiancata all'altra). La pesca con rete tartana è indirizzata alla cattura del pesce che risiede sui fondali, che è quello di maggior interesse commerciale. La tartana, una volta tirata in acqua, assume una forma conica; l'apertura verticale viene garantita dai galleggianti (scurzi) posti nella parte superiore della bocca, mentre le tavole in legno visibili nella barca in primo piano aprono la rete orizzontalmente; i piombi posti sulla parte inferiore della bocca fanno invece aderire l'attrezzo al fondale. Al tempo in cui la foto è stata scattata, lo strascico poteva considerarsi il principale tipo di pesca esercitato dalla flotta bellariese. In seguito molti hanno abbandonato questo tipo di pesca per quella di posta o per dedicarsi alla mitilicoltura presso l'impianto di allevamento dei mitili sorto al largo di Igea Marina, dando luogo, in questo caso, ad un totale ripensamento della propria attività in mare: da un'attività di cattura si è passati ad un'attività di produzione. Immagine firmata e datata a penna nera sul retro con la sigla "Zuffa 1984". Sul retro sono inoltre visibili: il numero inventariale 1222, tracciato a penna nera; un ritaglio di scotch giallo che riporta la scritta "Coll.: scat. I 15", tracciata a matita
Soggetti
Definizione culturale
Luogo e data della ripresa
Luogo
Bellaria - Bellaria Igea Marina (RN)
Data
1984
Occasione
Servizio fotografico per il progetto "La memoria del mare"
Dati inventariali
Fondo
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea Marina
Inventario
1222
Acquisizione
Zuffa, Primarosa
Dati Tecnici
Colore
BN
Materia
carta
Tecnica
gelatina a sviluppo
Formato
39 x 25 cm