Cugulli stesi sulla spiaggia di Bellaria

Questa rete viene posta vicino alla riva ed è utilizzata principalmente per la cattura dell'anguilla. E' costituita da un braccio che ostruisce il passaggio del pesce e lo costringe a dirigersi verso il sacco, all'interno del quale un sistema di inganni ne impedisce la fuoriuscita. Fino agli anni '50, squadre di cugullanti bellariesi si recavano nei mesi autunnali alle foci del Reno e del Po per pescare le anguille che uscivano dai fiumi e dalle valli. In queste occasioni, i marinai rimanevano lontano da casa per un paio di mesi circa e si riparavano in capanne che si costruivano con la brujoina, un tipo di canna che cresce sulle dune. L'alimentazione dei marinai era costituita quasi esclusivamente dal pesce matto che entrava nella rete e che non poteva essere venduto per la lontananza dei mercati ittici. Le anguille invece venivano conservate in vita nelle marotte e vendute nel periodo natalizio. Immagine firmata e datata a penna nera sul retro con la sigla "Zuffa 1984". Sul retro sono inoltre visibili: la scritta "N° 112", tracciata a penna nera e poi cancellata a matita; la scritta "25", tracciata a matita; la scritta "F2", tracciata a matita e poi cancellata a matita; il numero inventariale 1241, tracciato a penna nera; due ritagli di scotch giallo che riportano le scritte "Purazi Doni p. 111" e "Coll.: scat. I 34", entrambe tracciate a matita
Soggetti
Definizione culturale
Luogo e data della ripresa
Luogo
Bellaria - Bellaria Igea Marina (RN)
Data
1984
Occasione
Servizio fotografico per il progetto "La memoria del mare"
Dati inventariali
Fondo
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea Marina
Inventario
1241
Acquisizione
Zuffa, Primarosa
Dati Tecnici
Colore
BN
Materia
carta
Tecnica
gelatina a sviluppo
Formato
39 x 25 cm
Bibliografia