Ritratto di Dino Lorenzini
Dino Lorenzini detto "Fuièta de Gnon" ritratto al lavoro sulla sua barca da pesca. «Sono stato due volte sui pescherecci, alla pesca delle seppie e delle vongole. La prima volta con Claudio e la sua barca che si chiama "Claudina". Levataccia alle cinque del mattino. Claudio il giorno prima era uscito a gettare le reti. Ma questa mattina si tirano sperando in un buon bottino. Claudio ha voglia di parlare: "Una volta c'era una pesca abbondante, ma adesso... poca roba e tanto lavoro. Mi aiuta anche mia moglie... una donna forte, abituata ai sacrifici. D'estate faccio il bagnino e così... un po' di pesce e due soldi... riusciamo a campare!". La barca passava vicino alla rete delle seppie che, sott'acqua vivendo in branco, vanno a infilarsi nelle reti a tubo. Passiamo vicino ai vivai delle cozze. "Una cozza impiega più di sei mesi a diventare grossa. È un lavoro lungo". È sempre Claudio che mi porta nei segreti della pesca» (Gian Butturini, in G. Butturini, Feste di Maggio. Bellaria Igea Marina, Rimini, La Stamperia, 1995, p. 76)
Luogo e data della ripresa
Luogo
Bellaria Igea Marina (RN)
Fondo
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale del Comune di Bellaria Igea Marina
Tecnica
gelatina a sviluppo