Vittorio Belli nel 1910 circa, poco dopo l'acquisto dei terreni di Igea Marina

Vittorio Belli, a 35 anni, puntava a realizzare "il sogno" della sua vita: la lottizzazione di vastissime aree prossime alla spiaggia nord-occidentale di Rimini verso Bellaria, rimaste ancora libere dagli interventi di urbanizzazione che già avevano modellato i terreni di marina di Rimini intorno allo Stabilimento balneare e di Bellaria, Viserba e Riccione. «Viserbella, da me acquistata ancora vergine come zona da rendersi località propizia ai bagni, è stata da me Vittorio Belli così denominata nel doppio significato Viserba e vezzeggiativo di Viserba bella, e dopo pochi anni venduta per sostituire il terreno arenile esposto alle erosioni con il terreno più stabile e vasto di Bordonchio, a mare dei terreni e poderi modelli exproprietà di mio padre Domenico, arenili incolti e dune del Conte Piero Spina e di Pietro Cacciaguerra, da me trapiantati, bonificati e denominati nella loro estensione di un chilometro di fronte al mare, Igea Marina, favorendo la costruzione della ferrovia e ottenendo la stazione con fermata» (Vittorio Belli, taccuino n. 11, p. 5). Testo: cfr. bibliografia, pp. 49-66 Foto: collezione privata di Bruno Belli
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