Motopeschereccio "Giovanni Clelia"
Membri dell'equipaggio ritratti sull'osteriggio del motopeschereccio "Giovanni Clelia" Da sinistra: Sergio Della Motta, Nubio Gori e Mario Baldassarri.
Foto di gruppo di marinai e pescatori ripresa forse sulla banchina del portocanale di Rimini. Primo a sinistra Mario Baldassarri detto "Paulòin"
Rientro in porto della salma di Vittorio Quadrelli, membro dell'equipaggio del motopeschereccio "Giovanni Clelia", Ravenna 31/12/1949.
Processione funebre per l'equipaggio del "Giovanni Clelia", 3 gennaio 1950. Ad accompagnare la bara di Vittorio Quadrelli e la cassettina coi miseri resti di Enzo Gori, Domenico Dalla Chiesa, Mario Serafini e Alberto Vasini si calcola che fossero presenti oltre diecimila persone pervenute da tutta la riviera romagnola e da Fano, città di illustre tradizione marinara. Sul retro è riportata la scritta "Antonietta Quadrelli", tracciata a penna
Da sinistra, in piedi: Carla Cortesi con in braccio il figlio Angelo Gori, Sauro Gori (uno dei due superstiti della tragedia). Da sinistra, seduti: Adele Brandi, Primo Gori detto "Bigìn" (genitori di Sauro)
Foto commemorativa delle vittime dell'equipaggio del motopeschereccio "Giovanni Clelia". Da sinistra: Sergio Della Motta detto "Caplèt", Nubio Gori detto "E' Cirgòt" (in alto), Alberto Vasini detto "Bélo", Mario Serafini detto "Baléch" (in basso). A destra: Vittorio Quadrelli detto "Giachét" (in alto), Domenico Dalla Chiesa detto "E' Pigrécc" o "Pigroena", Giosuè Enzo Gori detto "Patìsci ad Piscèt", Mario Baldassarri detto "Paulòin" (in basso). Al centro: il "Giovanni Clelia"