La nascita del Comune di Bellaria Igea Marina va letta in controluce allo sviluppo economico e sociale italiano degli anni '50 e alle capacità attraverso le quali il ceto imprenditoriale locale riesce a divenirne protagonista.
Bellaria Igea Marina è, in ordine di tempo, l’ultimo dei borghi periferici del Comune di Rimini a conquistare l'autonomia amministrativa, proprio in virtù di uno sviluppo economico veicolato dal turismo.
Le richieste da parte dei cittadini di Bellaria iniziarono infatti negli anni Trenta, ma fu solo all’indomani del secondo conflitto mondiale che, con più incisività, si formò un agguerrito comitato promotore con lo scopo di dar vita a una nuova entità amministrativa.
Alle prime richieste ufficiali, Il Consiglio comunale di Rimini propose però, non solo di delimitare l’eventuale costituzione del comune alle sole frazioni di Bellaria e di Cagnona, ma di rinviarne l'attuazione, seguendo il dettato costituzionale, agli Enti regionali, allora ancora lontani dall'essere istituiti, occorrerà attendere il 1970.
Dietro a quelle riserve e a quell’atteggiamento attendista si celavano motivazioni di carattere economico e politico, che ostacoleranno per anni il buon esito di quelle richieste.
Bisognerà attendere fino all’estate del 1955, quando la decisione di un commissario prefettizio straordinario risolse la questione trascinata per anni, deliberando “di esprimere… parere favorevole alla costituzione in un comune autonomo delle frazioni di Bellaria con le località di Bordonchio e Igea Marina”.
Nei mesi che seguirono si perfezionò l'iter amministrativo e finalmente, il 28 febbraio 1956, venne emanato il decreto costitutivo del nuovo comune. Il 27 maggio vennero indette le prime elezioni amministrative e, nella riunione del Consiglio comunale dell’11 giugno 1956, Nino Vasini venne eletto primo sindaco del tanto atteso, nuovo comune di Bellaria Igea Marina.