Quando oggi si parla di ballo “popolare” o “folk romagnolo” ci si riferisce comunemente al cosiddetto ballo “liscio”, termine diffuso negli anni ’60 per indicare il rilancio dei balli di coppia da sala. Non è casuale, né un fatuo luogo comune, se nel mondo del valzer, della polka e della mazurka la Romagna occupa un posto di preminenza nel panorama musicale italiano dell’ultimo secolo. Andando a indagare alle origini del “ballo liscio” nella Romagna più nascosta, dalla memoria dei ballerini e dei suonatori più anziani è emersa anche una ricca e diffusa varietà di musiche e danze anteriori al liscio (saltarelli, manfrine, furlane, ecc.); tra fine ‘800 e prima metà del ‘900 numerosi suonatori, orchestrine da ballo e bande musicali, hanno rallegrato le serate e le feste, soddisfacendo la continua voglia di ballare della gente.