“Trésta l’é la chésa dov u n’i passa i canterén”
“Triste è la casa dove non passano i canterini”
La Pasquella, Pasquèla, è un canto rituale-processionale che appartiene al repertorio dei canti tradizionali di questua del ciclo Natale-Epifania, presenti in gran parte delle regioni italiane ed europee. Si tratta di un'antica usanza i cui caratteri rituali, imperniati sulla questua e sulla funzione simbolica del dono e dello scambio, che si legan agli antichi culti agrari, connessi alle feste invernali del ciclo della seminagione. Il termine Pasquella designa sia il canto sia l’azione rituale che lo accompagna.
La festa di “Pasqua Epifania” chiude il ciclo delle festività che vanno dalla Natività all'Epifania, detto dei dodici giorni, ed apre quello profano del Carnevale. La Pasquella è presente in tutte le regioni centro settentrionali, dal Lazio alla Romagna.
Il canto è eseguito la sera di vigilia dell'Epifania, il 5 gennaio, e si protrae fino al giorno successivo. I Pasquarùl, Pasquaroli, o Pasqualót, Pasqualotti, gruppi spontanei di cantori con accompagnamento musicale, ogni anno si ritrovano appositamente per portare di casa in casa questo canto augurale, ricevendo in cambio offerte di vino, cibo e denaro, destinati alla "mangiata" finale che conclude la festa.
Ogni anno a Bellaria Igea Marina la tradizione si rinnova, e, a sorpresa, in qualche contrada risuona il canto della Pasquella.